“DISTURBI ALIMENTARI: CONOSCIAMOLI PER EVITARLI”

Prevenzione ai disturbi alimentari nelle scuole

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) costituiscono al giorno d’oggi un’emergenza che cresce di giorno in giorno. La loro diffusione ha una rapidità e una rilevanza sconcertanti: si parla di tre milioni di ragazzi in Italia che soffrono oggi di questi disturbi e di decine di milioni di giovani e adulti nel mondo che si ammalano ogni anno. Soffrire di un disturbo dell’alimentazione sconvolge la vita sia della persona che ne soffre, limitando le sue capacità relazionali, lavorative e sociali, sia dei suoi familiari.

Sappiamo che, nella maggior parte dei casi, i sintomi di un DCA insorgono in età evolutiva e il tasso di incidenza tende ad aumentare mentre l’età di insorgenza ad abbassarsi: ad essere colpiti sono anche i minori tra i 10 e i 12 anni.
A complicare ulteriormente il quadro è il fatto che, durante l’emergenza sanitaria, i disturbi dell’alimentazione sono cresciuti del 30%. Inoltre, l’isolamento ha aumentato il rischio di un peggioramento dei sintomi: la solitudine, la riduzione delle attività sportive, la sensazione di perdere con la sedentarietà il controllo del proprio peso, l’incremento dello stress determinato da una “libertà vigilata” sono fattori che hanno aggravato le condizioni cliniche di soggetti con DCA.

I dati provenienti dalle ricerche dimostrano che i disturbi alimentari sono una patologia che sta assumendo le caratteristiche di una vera e propria epidemia sociale. Per questo motivo è necessario intervenire attraverso attività di prevenzione e informazione nelle scuole.

Il progetto mira quindi a fornire conoscenze corrette e appropriate sul tema, sensibilizzando sia i ragazzi, mettendoli nella condizione di potersi confrontare con figure professionali, in un clima scevro da giudizi e timori, sia gli insegnanti e i genitori per dare loro strumenti per riconoscere i potenziali campanelli d’allarme e per leggere i segnali di malessere che un adolescente può mostrare.

Come interveniamo

a. L’incontro con gli studenti a scuola

Il primo obiettivo del progetto è quello di favorire una maggiore conoscenza sui disturbi del comportamento alimentare e fornire un contributo rispetto alla prevenzione di tali disturbi. Durante gli incontri i professionisti che intervengono non si pongono come esperti dell’alimentazione, ma come interlocutori con i quali confrontarsi: l’interesse è volto a lanciare degli spunti di riflessione, degli stimoli sul tema dei disordini alimentari e ad ascoltare quello che i ragazzi dicono, il loro punto di vista, i loro interrogativi e dubbi.
I reali protagonisti di questo incontro sono i ragazzi, il ruolo dei professionisti è quello di aiutarli ad aprire argomenti di riflessione e supportarli nell’elaborazione dei propri pensieri.

b. L’incontro con genitori e insegnanti

Il progetto è prevede anche il coinvolgimento dei genitori e degli insegnanti.

Nel periodo adolescenziale il rapporto tra figli e genitori diventa particolarmente difficoltoso. Si è davanti ad un figlio che non è più bambino, ma non è ancora un adulto: un figlio che lancia segnali ambivalenti, che reclama autonomia ma nello stesso tempo protezione.
Il tentativo è di aprire una discussione e un’interrogazione sul ruolo genitoriale, sulla difficoltà di questo ruolo e sulla particolarità di rapporto che ciascun figlio richiede.

Nel corso di questo incontro verranno accolti e discussi i dubbi, le perplessità e gli interrogativi dei gli insegnanti sarà data voce alla loro esperienza. Gli insegnanti rappresentano preziosi interlocutori sia per i ragazzi che per i genitori. Svolgono un lavoro particolarmente delicato e complesso, e talvolta si trovano di fronte a situazioni molto difficili da gestire.

Prevenire significa informare i docenti sul senso dei segnali che un ragazzo trasmette nella relazione con l’autorità, con i coetanei e supportarli nell’assumere un comportamento adeguato da tenere con giovani che possono trovarsi in un momento delicato di trasformazione psicofisica.
Saranno, quindi, forniti strumenti per riconoscere i potenziali campanelli d’allarme e per leggere i segnali di malessere che un adolescente può mostrare. L’obiettivo è quello di aiutare i genitori e i docenti a cogliere e ad interpretare i segnali che i ragazzi mandano anche a partire da un disagio col cibo, spostando l’attenzione sulla relazione e sulle dinamiche affettive.

Come sostenere il progetto

Sostieni uno o più interventi nelle scuole:

con una donazione di € 300 sostieni un intervento in una classe della durata di 2h.

Ogni donazione, piccola o grande, ci aiuterà a organizzare gli interventi di prevenzione nelle scuole e ad aiutare tanti ragazzi .

Puoi effettuare la donazione:

– online www.fondazioneananke.it

– Bonifico bancario Iban IT76C0344033460000001353900

N.B. Le donazioni alla Fondazione Ananke di Villa Miralago, in quanto ETS, godono dei benefici fiscali

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